Fotografia © tissellistudioarchitetti
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SD

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Any
2009
Equip
Filippo Tisselli, Cinzia Mondello

tissellistudioarchitetti presenta un edificio residenziale di 28 unità in Cesena.
L’intervento prevedeva la realizzazione di un edificio ad uso prettamente residenziale in luogo di un impianto artigianale abbandonato.
Il tema affrontato risiede nel confronto/scontro tra esigenze progettuali ed economiche, tra la necessità di proporre alla città un nuovo episodio di qualità architettonica e le intenzioni “speculative” di una committenza attenta al ritorno monetario dell’investimento.
Le due posizioni confluiscono in una proposta progettuale che prevede un’architettura di forte impatto dimensionale, una presenza dominante rispetto all’edilizia mediamente minuta della zona.
L’intervento ha previsto la realizzazione di un unico edificio a sviluppo longitudinale composto da un livello completamente interrato destinato a garage, un secondo livello con garage interrato su un lato e residenze fuori terra sull'altro, e tre livelli di abitazioni per un totale di 28 unità. Un sistema di rampe e percorsi pedonali si interseca a quello del complesso architettonico vero e proprio, garantendo la “permeabilità” del lotto ed ampliandone l’accessibilità.
La scelta di attenersi a soluzioni strutturali di stampo tradizionale consente di concentrare le energie progettuali ed economiche nella cura dei particolari e nella scelta accurata delle finiture.
Il disegno dei fronti è affrontato come un momento topico dell’atto progettuale: ad essi va riconosciuto il ruolo di mediazione con l’intorno, che passa attraverso l’adesione ad un linguaggio sintetico ma fortemente identificativo. Giocando sulle profondità, si è arrivati a “racchiudere” la complessità del sistema-prospetto in un unico gesto grafico che ripristina l’ordine di un fronte altrimenti frammentato nelle numerose unità abitative retrostanti, diventando il vero motivo conduttore, il tratto distintivo dell’intero organismo.
Il sistema dei balconi garantisce ad ogni unità spazi esterni ampi ma insieme intimi e protetti. Grazie alla struttura integrata in c.a. e travi in legno lamellare sono stati realizzati sbalzi fino a 320 cm, che annullano la presenza della doppia falda di copertura.
La trasparenza dei parapetti in vetro compensa l'ostacolo all'ingresso della luce degli aggetti, mentre la “discrezione” del materiale, privo di elementi strutturali in vista, non interferisce col ruolo protagonista delle fasce a disegno del prospetto.
Ancora una volta il disegno dei prospetti è affrontato come un momento topico dell’atto progettuale: ad essi va riconosciuto l’importante ruolo di mediazione con l’intorno, che passa sempre attraverso l’adesione ad un linguaggio unico, sintetico, ma fortemente identificativo.

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